"Pillole blu" dall'Oriente: è questa la merce più acquistata via Internet. A seguire medicinali contro la calvizie o l'obesità
Pacchi a centinaia. Otto su dieci, pieni di confezioni con varianti esotiche delle“pillole blu” contro l’impotenza. Pasticche a gogò di improbabili viagra, ma anche prodotti per la cura dell’obesità o la calvizie. Alla sola frontiera doganale di Linate finiscono sotto sequestro almeno 200 o 300 pacchi di medicinali ogni mese. Farmaci che provengono dall’estero, acquistati online senza ricetta da consumatori sparsi lungo tutta la Penisola, molti milanesi.
E quelle che la polizia doganale blocca a campione, sono solo una piccola parte delle confezioni che transitano quotidianamente. Perché gli italiani, osservano gli addetti ai lavori, evidentemente si fidano del web. E così, piuttosto che entrare in farmacia a chiedere le famose pasticche blu pagandole care, preferiscono mettersi davanti al computer e scegliere qualcuna delle varianti del sildenafil (il farmaco generico del viagra) risparmiando decisamente sui costi. Ed ecco spiegati gli arrivi giornalieri di pacchi e pacchetti con confezioni da dieci a cento pastiglie di ogni genere e tipo.
Vengono da lontano, soprattutto da paesi d’Oriente come India, Singapore, Cina, ma anche dall’Africa nera, dove il Kenya riscuote in Rete un discreto successo tra i consumatori italiani. Tutto ciò è legale solo a determinate condizioni, anche se forse chi ordina le pasticche su Internet non lo sa. La legge in effetti non vieta il semplice acquisto di medicinali all’estero anche online (ovviamente a rischio e pericolo di chi decida di fidarsi). È però reato l’acquisto di farmaci finalizzato a distribuzione o vendita. Ed ecco perché l’attenzione della polizia doganale finisce per concentrarsi soprattutto sui pacchi più grandi, quelli per i quali è più difficile ipotizzare l’uso personale. I verbali dei sequestri finiscono poi in Procura, dove il magistrato di turno apre un fascicolo di indagine o qualche volta archivia. Perché è vero che gli articoli di un decreto legislativo del 2006 puniscono chiunque importi medicinali senza autorizzazione dell’Aifa(l’Agenzia italiana del farmaco) con l’arresto da sei mesi ad un anno e ammenda fino a 100.000 euro. Ma a rischiare di più, grazie a una giurisprudenza benevola nei confronti del semplice consumatore, sono gliimportatori “professionali” di questi farmaci, pronti magari a distribuire le pastiglie contro l’obesità a palestre senza scrupoli o a far finire i viagra orientali sul mercato nero delle pilloline. Tanto, difficilmente qualcuno si lamenterà per gli effetti insoddisfacenti.
Che il Tadalafil, farmaco, usato quando presente una disfunzione erettile, più conosciuto come Cialis, il suo nome commerciale, fosse utile anche nel prevenire l’aumento del volumedella ghiandola prostatica, negli uomini in là con l’età, era un dato già noto ma quella che non si conosceva ancora, in modo preciso, era la reale percentuale di pazienti che, in terapia con questo farmaco, avevano poi un miglioramento significativo di queste due problematiche cliniche quando compresenti.
Si sa che circa il 70% degli uomini con ipertrofia prostatica benigna presenta anche un problema ad avere un’adeguata rigidità, ora uno studio multicentrico, che ha coinvolto quattro importanti istituzioni statunitensi e coordinato da Claus Roehrborn,
ricercatore delDipartimento di Urologia dell’Università del Texas a Dallas, ha cercato di chiarire quanti sono i pazienti, con sintomi clinici da ipertrofia prostatica benigna e con un contemporaneo deficit dell’erezione, che hanno tratto un beneficio reale ed importante quando viene loro somministrato del Tadalafil.
I quattro studi randomizzati, placebo controllati hanno coinvolto 927 uomini di età superiore ai 45 anni, con sintomi da ipertrofia prostatica benigna e disturbi dell’erezione, a cui veniva somministrato a random una compressa di Tadalafil da 5mg oppure di placebo al giorno per dodici settimane.
Fatte tutte le debite valutazioni statistiche, confronti e aggiustate tutte le variabili possibilisi è osservato che nel gruppo di uomini, che assumeva il Tadalafil, il 40,5% mostrava deimiglioramenti significativi, sia sulla disfunzione erettile che sui sintomi a carico del tratto urinario inferiore legati all’iperplasia prostatica benigna, mentre nel gruppo di uomini, che prendevano il placebo, solo il 18,3% segnalava un miglioramento dei due problemi clinici lamentati.
Informazione clinica questa di base molto utile che ci dovrebbe ora permettere eventualmente anche di continuare, con ulteriori valutazioni più approfondite e mirate, a studiare altri e diversi gruppi di pazienti ad esempio quelli che hanno avuto indicazioni terapeutiche più complesse e combinate: uomini già trattati con altri farmaci, oppure già sottoposti a trattamento chirurgico ed altro ancora.
Cause organiche e psicologiche dell'impotenza sessuale maschile creano un grave circuito di automantenimento su cui intervenire in modo multidisciplinare.
Obiettivo fondamentale di una psicoterapia efficace per l’impotenza sessuale maschile è stabilire un livello di intimità che metta entrambi a proprio agio, stimolando il desiderio sessuale e alleviando il disagio e la vergogna associati al disturbo.
Impotenza sessuale maschile: caratteristiche e dati del disturbo
Il disturbo maschile dell’erezione, definito comunemente impotenza sessuale, presenta una serie di caratteristiche distintive, necessarie per procedere alla diagnosi, secondo quanto riportato nel DSM-V (American Psychiatric Association, 2013):
- Persistente o ricorrente incapacità di raggiungere o mantenere un’adeguata erezione, fino al completamento dell’attività sessuale, ovvero marcata riduzione della rigidità dell’erezione, nella misura minima del 75% delle occasioni di attività sessuale, e per un periodo di almeno sei mesi
- L’anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali
- La disfunzione non è meglio attribuibile ad altro disturbo psichiatrico (diverso da una disfunzione sessuale) e non è dovuta esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una sostanza o di una condizione medica generale.
I dati sul fenomeno dell’impotenza sessuale maschile mostrano tutta la sua rilevanza per il benessere personale e di coppia: uno degli studi italiani più autorevoli, risalente al 2000, mostra come circa il 13% della popolazione maschile italiana (circa tre milioni, inclusi single e vedovi) presenti impotenza sessuale, considerando i pazienti che soffrono sia di episodi ricorrenti, sia occasionali. Di questi, il 70% ha più di sessant’anni (Parazzini e coll., 2000).
Le cause dell’impotenza sessuale maschile
Le cause riconosciute dell’impotenza sessuale maschile sono di natura sia organica che psicologica, con la componente psicologica che amplifica e aggrava i problemi di natura fisica.
Cause organiche dell’impotenza
Riguardo alle cause organiche si riconosce un’impotenza sessuale maschile di natura arteriosa che determina un deficit di riempimento e una di natura venosa, che si manifesta con un deficit di mantenimento. Nel primo caso la rigidità del pene non è sufficiente per consentire la penetrazione (la pressione del sangue nelle arterie cavernose è troppo bassa per riuscire a distendere completamente i corpi cavernosi), mentre nel secondo l’erezione completa, se raggiunta, scompare molto rapidamente. All’interno dei trattamenti oggi disponibili si ricordano le protesi peniene (strutture meccaniche o idrauliche, che realizzano uno stato di erezione a richiesta, attraverso un dispositivo manuale), la chirurgia vascolare e l’utilizzo di sostanze vasoattive, la più nota delle quali è la papaverina (Dèttore, 2001).
Cause comportamentali dell’impotenza
L’ impotenza sessuale maschile può anche essere causata da cattive abitudini di vita, come la mancanza di esercizio fisico, il riposo insufficiente, il fumo (con riduzione della velocità del flusso ematico nelle arterie che irrorano i corpi cavernosi del pene e un deterioramento delle vie respiratorie), e l’abuso di alcol e droghe (Metz e McCarthy, 2004).
Circolo vizioso di depressione e impotenza sessuale
E’ importante sottolineare che ogni uomo affetto da una malattia cronica debilitante vive spesso un grave stato depressivo che può a sua volta essere causa di scarse prestazioni sessuali: si viene così a creare un circolo vizioso autoalimentato che esaspera lo stato depressivo e l’insoddisfazione per la vita sessuale (Dèttore, 2001).
Fattori psicogeni dell’impotenza
I fattori psicogeni che condizionano in maniera rilevante l’attività sessuale sono ansia e stress cronico (Dèttore, 2001). Essi possono essere di per sé responsabili del deficit erettile (senza cause organiche evidenziabili con gli attuali strumenti di diagnosi) o possono svilupparsi conseguentemente a un deficit erettile organico, amplificandolo e mantenendolo.
Impotenza e ansia da prestazione sessuale
L’ansia da prestazione sessuale (timore dell’insuccesso) impedisce di vivere la propria sessualità come momento di piacere, di modo che essa diviene fonte di angosce legate a fallimento e derisione, con crollo dell’eccitazione e accentuazione della vasocostrizione, mentre l’erezione necessita di una piena vasodilatazione arteriosa dei vasi del pene. Alla paura si associa aggressività e senso di colpa e di inadeguatezza nei confronti del/la partner, con conseguente paura di abbandono ed evitamento dell’attività sessuale, vissuta esclusivamente come fonte di sofferenza e squalifica.
Impotenza e stress cronico
Lo stress cronico (per esempio preoccupazioni economiche o problemi di salute) provoca, da parte sua, un abbassamento dei livelli di testosterone (l’ormone maschile) che deprime l’attività sessuale e il piacere che ne deriva. Fattori stressanti che interessano la relazione di coppia, oltre che il singolo, influenzano negativamente la capacità di iniziare e/o mantenere un’erezione adeguata: i conflitti, la distanza emotiva o l’insoddisfazione verso la relazione sono infatti in grado di compromettere quella complicità su cui si basa la sicurezza di poter avere un’erezione (Metz e McCarthy, 2004).
Psicoterapia per l’impotenza sessuale maschile
Ecco perché obiettivo fondamentale di una psicoterapia efficace per l’impotenza sessuale maschileè di stabilire un livello di intimità che metta entrambi a proprio agio, stimolando il desiderio sessuale e alleviando il disagio e la vergogna associati al disturbo erettile, che riguardano sì il partner affetto, ma coinvolgono altresì il benessere di coppia complessivo.
Cause organiche e psicologiche (sia individuali che attinenti alla sfera della vita di coppia) si integrano e influenzano in un grave circuito di automantenimento che deve essere tempestivamente interrotto: ecco perché il moderno approccio per l’impotenza sessuale maschile non può che essere multidisciplinare e integrato, in cui sempre più medici specialisti, in prima linea uro-andrologi o endocrinologi, integrano la loro formazione professionale con una solida preparazione sessuologica e psicoterapeutica (Dèttore, 2001).
Terapia cognitivo-comportamentale per l’impotenza sessuale maschile
La terapia a orientamento cognitivo-comportamentale per l’impotenza sessuale maschile prevede, accanto a momenti di psicoeducazione (migliore conoscenza delle cause del problema e, più in generale, dei meccanismi sottostanti al processo di erezione), tecniche comportamentali (come la Focalizzazione Sensoriale II ideata da Masters e Johnson che prevede il coinvolgimento della partner, puntando quindi sul rapporto di coppia) e cognitive (esame delle credenze relative al sesso e all’erezione).
LA PROCEDURA DI FOCALIZZAZIONE SENSORIALE PER LA DISFUNZIONE ERETTILE
La procedura di Focalizzazione Sensoriale prevede, in generale, che i partner interagiscano accarezzandosi a turno il corpo nudo, in un ambiente rilassato, includendo gradualmente l’area genitale. Fulcro del metodo è, per espresso ordine del terapeuta, il divieto assoluto della penetrazione, con la possibilità di raggiungere l’orgasmo con qualsiasi tecnica a scelta, ma senza impiegare in alcun modo la penetrazione. In tal modo, la sfera sessuale, divenuta connotata negativamente in seguito alla disfunzione sessuale, viene affrontata gradatamente; la manifestazione di affetto attraverso il contatto fisico viene agevolata, senza essere evitata, situazione frequente, dal momento che essa viene considerata tra i preliminari di un rapporto sessuale.
Per favorire la stimolazione tattile e migliorare la comunicazione sessuale si possono utilizzare lubrificanti, oli profumati, anche vibratori.
Durante la Focalizzazione Sensoriale II la partner stimola manualmente il pene dell’uomo fino a un’erezione, più o meno completa, e poi smette finché essa non diminuisce, per poi riprenderla attraverso una nuova stimolazione. Lo scopo è dimostrare all’uomo che l’erezione può calare, ma poi essere recuperata e che, soprattutto, non è indispensabile che un uomo normale debba costantemente mantenere l’erezione, tipica idea disfunzionale alla base dell’ansia da prestazione, bersaglio altresì delle tecniche cognitive (Master e Johnson, 1970, citato in Dèttore, 2001).
A questo punto la Kaplan (1970) suggerisce la pratica del coito inesigente in cui la donna inserisce il pene eretto del partner in vagina, stando in genere sopra di lui e compiendo dei movimenti lenti e poco ampi, come ulteriore passo verso il rapporto sessuale vero e proprio (citato in Dèttore, 2001). A tale pratica può favorevolmente essere abbinato un training sulle fantasie sessuali, così da incrementare ulteriormente la propria eccitazione e impedire, contemporaneamente, l’insorgere di eventuali pensieri ansiogeni (Dèttore, 2001).
Tecniche cognitive per l’impotenza sessuale
Le tecniche cognitive per l’impotenza sessuale maschile si focalizzano sulla ristrutturazione cognitiva di atteggiamenti, modi di pensare e convinzioni disfunzionali irrealistici riguardanti il sesso (con l’analisi dei pensieri automatici negativi al fine di sostituirli con pensieri più adeguati e meno ansiogeni). Tipici pensieri irrazionali e ansiogeni sono del tipo ‘L’erezione, una volta persa, non può essere nuovamente raggiunta‘, oppure ‘L’uomo deve sempre prendere l’iniziativa e gestire il rapporto sessuale’ o ancora ‘La vita dell’anziano è asessuata‘.
Italiano a Caselle nota i controlli e abbandona i medicinali pensando di recuperarli poi nell’Ufficio «Lost and Found» dell’aeroporto, ma trova i finanzieri ad aspettarlo
Il Viagra clandestino arrivava da Cuba. I finanzieri in servizio all’aeroporto di Caselle hanno bloccato un uomo di 40 anni, italiano, in arrivo allo scalo torinese con un volo da Cuba (via Parigi). L’uomo ha forse notato che i controlli sono stati intensificati e ha evitato di recuperare il bagaglio dal nastro trasportatore. Ha preferito andare più tardi nell’ufficio «Lost and found», dove però lo attendevano i militari e gli investigatori dell’Agenzia delle Dogane.
Nella valigia erano nascoste 197 pastiglie di Viagra e Cialis, che possono essere importate e vendute soltanto con autorizzazione e ricetta medica. L’uomo è stato denunciato per l’importazione clandestina di medicinali: rischia da sei mesi a un anno di carcere e una multa da 10 mila a centomila euro.
Uno ‘strano’ caso, ma non troppo. Farmaco usato per le proprie prestazioni o per una sorta di spaccio?
Alla fine del mese di febbraio il direttore generale della società “Unioni Farmacisti Liguri” denuncia ai carabinieri di Sampierdarena, la scomparsa di 8 confezioni del medicinale Cialis; il tutto riscontrato durante il periodico inventario (relativo ai primi due mesi dell’anno 2016).
Il farmaco in realtà era controllato e tenuto in un armadio chiuso a chiave. Tale struttura di conservazione e controllo del medicinale non presentava segni di scasso per cui i Carabinieri, nell’evolversi dell’indagine, hanno deferito in stato di libertà per “furto aggravato” un dipendente magazziniere 58enne genovese che pare abbia operato in tal senso fino a fine marzo.
I carabinieri del nucleo Radiomobile diSampierdarena hanno denunciato per furto il magazziniere del deposito dell’Unione Farmacisti liguri, in lungotorrente Secca: l’uomo, un genovese di 57 anni, è accusato di avere rubato almeno 9 confezioni di Cialis da un armadio chiuso a chiave.
Secondo gli inquirenti, l’uomo rivendeva poi sottobanco la cosiddetta “pillola dell’amore”: il magazziniere si è difeso dicendo di avere visto che le confezioni erano scadute e di essersi solo premurato di sostituirle.
Il furto era stato scoperto a febbraio dal presidente della società durante l’inventario dei primi due mesi dell’anno: il presidente aveva denunciato il furto ai carabinieri che, attraverso l’esame delle immagini delle telecamere di sorveglianza del deposito, si sono accorti che il magazziniere era riuscito a impossessarsi delle chiavi dell’armadio dove era tenuto il Cialis.
Il farmaco, che serve per curare le disfunzioni erettili, può essere venduto solo dietro prescrizione medica.
E' dipendente del deposito della società Unione farmacisti
I carabinieri del nucleo radiomobile di Sampierdarena hanno denunciato per furto il magazziniere del deposito della società Unione farmacisti liguri, in Lungotorrente Secca. L'uomo, un genovese di 57 anni, è accusato di avere rubato almeno nove confezioni di Cialis che erano conservate in un armadio chiuso a chiave. Secondo gli inquirenti, l'uomo rivendeva la "pillola dell'amore" sottobanco.
Il magazziniere si è difeso dicendo di avere visto che le confezioni erano scadute e che lui si era solo premurato di sostituirle.
Il furto era stato scoperto a febbraio dal presidente della società durantel'inventario dei primi due mesi dell'anno: era stata così scoperta la scomparsa delle confezioni. Il presidente aveva denunciato il furto ai carabinieri che, attraverso l'esame delle immagini delle telecamere di sorveglianza del deposito si sono accorti che il magazziniere era riuscito a impossessarsi delle chiavi dell'armadio dove era tenuto il Cialis. Il farmaco, che serve per curare le disfunzioni erettili, può essere venduto solo dietro prescrizione medica.
In manette il magazziniere di una farmacia di Brugherio trovato con la droga e cinque confezioni di farmaci contro l'impotenza non regolarmente acquistate
Ha deciso di diversificare il giro di affari, proponendo ai clienti anche una vasta gamma di farmaci contro l'impotenza, come il Viagra. In manette un magazziniere 38enne di una farmacia nel comune di Brugherio, in provincia di Monza, notato da un auto dei carabinieri della compagnia di Opera mentre confabulava con un'altra persona per strada con un camice bianco addosso. Effettivamente, il trentottenne - residente a Peschiera Borromeo - stava cedendo una dose di cocaina a un cliente italiano, subito segnalato alla Prefettura.
Dalla perquisizione personale sono emerse altre due dosi di cocaina, mentre nella perquisizione del box di proprietà dell'uomo
i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato otto grammi di cocaina, un bilancino e una serie di arnesi per tagliare la sostanza. Sull'auto dell'uomo in camice bianco, inoltre, gli agenti hanno trovato una scatola in cui erano contenuti svariati tipi di farmaci contro l'impotenza non regolarmente acquistate, che per essere venduti necessitano di prescrizione medica. L'uomo è stato arrestato per detenzione di stupefacenti, in corso gli accertamenti sui farmaci.