Tra i più richiesti ci sono le pillole per perdere peso, gli anabolizzanti per gonfiare i muscoli e i farmaci per migliorare le prestazioni sessuali: i rischi sono altissimi, ma pochi lo sanno
Tra gli italiani che navigano sul web, uno su quattro dichiara di aver acquistato almeno unfarmaco su Internet, senza sapere però che il 99,4% dell’offerta è illegale e rappresenta un potenziale rischio per la salute.
È quanto rivela un’indagine dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) realizzata nell’ambito di Fakeshare, un progetto europeo di cooperazione e intelligence per il contrasto alla vendita online di medicinali illegali o contraffatti attraverso farmacie web o rivenditori non autorizzati.
La ricerca è stata fatta su un campione di mille utenti che si connettono a Internet più di una volta alla settimana. Il 25% (un dato cresciuto enormemente in appena due anni, corrispondente al 2-4% della popolazione generale) ha dichiarato di aver acquistatoalmeno un farmaco online, mentre il 44% ha dichiarato di vedere positivamente la possibilità di acquistare sul web.
Tra i prodotti più ricercati ci sono quelli dimagranti (28%), i rimedi contro l’influenza(27%), gli anabolizzanti per gonfiare i muscoli e le immancabili “pillole dell’amore” contro la disfunzione erettile. A sorpresa si stanno facendo strada anche terapie costosissime come gli anticorpi monoclonali per il cancro o i “superfarmaci” per l’epatite C.
«Nel migliore dei casi questi farmaci non contengono nulla, ma possono essere molto pericolosi. La cosa interessante – afferma il direttore generale dell’Aifa, Luca Pani – è che non c’è nessuna percezione del rischio legato all’acquisto online di medicinali da fonti non sicure come i siti Internet non autorizzati. Lo dimostrano casi recenti come quello della morte di un giovane culturista di Foggia, dovuta, secondo le prime ricostruzioni, all’assunzione di una sostanza anabolizzante illegale. Ma esistono anche molti altri casi dieffetti collaterali letali, riconducibili a farmaci acquistati da canali illegali».
Dietro al fenomeno, sottolineano gli esperti, c’è il crimine organizzato, il cui fatturato cresce di più del 10% all’anno: basti pensare che se un chilo di oro costa 45 mila euro, spiega Pani, un chilo di anticorpo monoclonale costa 8 milioni di euro.
Anche i canali utilizzati sono in continua evoluzione, secondo quanto afferma Domenico Di Giorgio, direttore dell’ufficio Qualità dei prodotti e contraffazione dell’Aifa. «Noi collaboriamo molto con i siti di commercio online, come ad esempio eBay. Ci è capitato di trovare un annuncio che vendeva Viagra nascosto tra gli annunci di musica – racconta – o anche una persona che vendeva flaconi vuoti di Viagra, ma allo stesso prezzo del Viagra. I dati dell’operazione Pangea di Interpol ogni anno aumentano e ogni anno scopriamo nuovi canali, la crescita si vede anche su quello. Il fatto stesso che in una operazione consolidata come Pangea non si osservi una diminuzione dei sequestri è preoccupante».
Si è destinati a contattare l’impotenza ogni volta che il cambiamento lo si cerca negli altri e non in sé stessi. Innamorati delusi segnatevi, da qualche parte, questa frase, possibilmente portatela sempre con voi e andate a rileggerla ogni tanto. Sebbene dubiti, in genere, che offrire soluzioni o consigli possa essere di qualche utilità, riassumere un po’ di “sana” comune esperienza credo possa permettere di sentirsi meno sbagliati. E, quando si parla di amare, le conseguenze possono essere anche tali, si sa. Della parola cambiamento c’è un utilizzo diffuso, soprattutto nel campo della psicologia; esso è il fine ultimo, vi si cerca la chiave per combattere ogni malessere, modificare vecchi schemi comportamentali, ridare slancio alla propria vita. Il risultato ottenuto è il primo parametro del grado di cambiamento realizzato, il semplice stare meglio può essere un esito più che decente.
Quando le cose non vanno, di solito, si danno due possibili spiegazioni: sono sbagliato io o sono sbagliati gli altri; le vie di mezzo possono essere soluzioni razionali, ma emotivamente poco convincenti. Se in medio stat virtus, non sempre è la virtus quello che sta maggiormente a cuore alle persone. Pensare di poter cambiare l’altro ha un potere di seduzione tale che, per trovare qualcuno che non ne abbia esperienza, bisognerebbe quanto meno spostarsi di pianeta, al momento cosa poco praticabile. Nulla di cui vergognarsi comunque, anzi siatene un po’ orgogliosi, èattraverso gli errori che ci si corregge. Per quanto poco si desideri parlare dei propri insuccessi, sono loro a formare quel che siamo. Vi assicuro che scriverlo è molto più facile che pensarlo, ma è così. Quel che non si realizza può avere da dire non meno di quel che si realizza, a patto di prestargli attenzione.
L’altro non cambia, se siamo noi a volerlo, ma se è lui a deciderlo e solo nell’ipotesi che sia sempre lui ad avvertire come necessaria la messa in discussione del proprio comportamento; in caso contrario rispedirà tutto al mittente, anche con una certa forza di persuasione e, sebbene egli agisca per il proprio unico interesse, pur non volendolo, qualcosa di sensato può esservi sempre preso. E’ semplice ed immediato pensare che siano gli altri ad essere sbagliati. Non che gli altri siano effettivamente sempre questo gran modello di salute mentale, siamo d’accordo, ma, se a questi ci leghiamo, siamo noi a sceglierlo, se le casualità esistono è possibile che non collaborino. E’ vero, con in campo i sentimenti, a parole, siam leoni, mentre a fatti, decisamente qualcosa in meno, ma è indubbio che ricerchiamo anche proprio la diversità nella quale non solo ci si è imbattuti, ma di cui ci si è anche invaghiti. Sono convinto che, se certe persone cambiassero come desidererebbero i loro partner, avremmo molti più fallimenti di coppia di quanti ce ne siano mai stati finora.
Non provate a spiegare con la ragione l’essere umano, della ragione si serve solo quando gli fa più comodo per poi dimenticarla nel momento del bisogno. Siamo a lei debitori nella vana speranza che non pretenda mai il saldo, ma possiamo solo aumentare il debito o rimandare continuamente l’ultima rata. Soffrire dà dipendenza, è una droga facile da reperire, molto potente, non costa nulla, non scatena riprovazione sociale ed è perfettamente legale. Le comunità per i tossici della sofferenza sono a cielo aperto e accolgono chiunque, senza distinzione. Se non si può cambiare una persona si contatta l’impotenza, ma anche l’“in- potenza” che è dentro di noi per uscire fuori da quella situazione, il cambiamento possibile è solo quello che parte da sé stessi e si conclude laddove è iniziato. E’ un attimo pensare che ad essere sbagliati siamo noi, ma, anche se così fosse, su di noi abbiamo il potere di agire che sull’altro non potremo mai avere. E’ proprio il caso di dire che, se siamo noi il problema, siamo noi anche la soluzione. Il sentirsi disarmati è solo essere diversamente armati.
Guai a esagerare con l’esercizio fisico perché ad andarci di mezzo può essere la sfera sessuale, sia per lei che soprattutto per lui. Nei rischi legati alla troppa attività rientrano un eccesso di palestra, a iniziare dal culturismo, ma anche l’atletica leggera, l’equitazione e il ciclismo professionali.
Disfunzione erettile per il 50% degli over 50
Lo sostengono gli urologi nel corso del congresso romano “Qualità di vita in urologia e andrologia” promosso e organizzato da Francesco Sasso dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Roma-Fondazione Gemelli con il patrocinio della Società italiana di urologia. Nel corso dei lavori, è stato sottolineato che il troppo esercizio fisico è tra le cause della disfunzione erettile, disturbo che nel mondo colpisce 100 milioni di uomini e che in Italia riguarda dopo i 50 anni quasi il 50% degli uomini. Altra causa è l’uso di sostanze dopanti.
Attenzione a bicicletta ed eccesso di corsa
“Nell’uomo”, spiega Sasso, “l’uso della bicicletta determina una compressione della zona perineale che provoca un mancato afflusso di sangue e di conseguenza la perdita di elasticità”. Per quanto riguarda anche la corsa prolungata, l’overtraining, cioè l’atletica leggera che superi i 100 chilometri alla settimana.
“L’esercizio fisico deve essere ben condotto”
Da tutto ciò discende una raccomandazione: “L’esercizio fisico deve essere ben condotto e così migliora la salute sessuale”.
"Pillole blu" dall'Oriente: è questa la merce più acquistata via Internet. A seguire medicinali contro la calvizie o l'obesità
Pacchi a centinaia. Otto su dieci, pieni di confezioni con varianti esotiche delle“pillole blu” contro l’impotenza. Pasticche a gogò di improbabili viagra, ma anche prodotti per la cura dell’obesità o la calvizie. Alla sola frontiera doganale di Linate finiscono sotto sequestro almeno 200 o 300 pacchi di medicinali ogni mese. Farmaci che provengono dall’estero, acquistati online senza ricetta da consumatori sparsi lungo tutta la Penisola, molti milanesi.
E quelle che la polizia doganale blocca a campione, sono solo una piccola parte delle confezioni che transitano quotidianamente. Perché gli italiani, osservano gli addetti ai lavori, evidentemente si fidano del web. E così, piuttosto che entrare in farmacia a chiedere le famose pasticche blu pagandole care, preferiscono mettersi davanti al computer e scegliere qualcuna delle varianti del sildenafil (il farmaco generico del viagra) risparmiando decisamente sui costi. Ed ecco spiegati gli arrivi giornalieri di pacchi e pacchetti con confezioni da dieci a cento pastiglie di ogni genere e tipo.
Vengono da lontano, soprattutto da paesi d’Oriente come India, Singapore, Cina, ma anche dall’Africa nera, dove il Kenya riscuote in Rete un discreto successo tra i consumatori italiani. Tutto ciò è legale solo a determinate condizioni, anche se forse chi ordina le pasticche su Internet non lo sa. La legge in effetti non vieta il semplice acquisto di medicinali all’estero anche online (ovviamente a rischio e pericolo di chi decida di fidarsi). È però reato l’acquisto di farmaci finalizzato a distribuzione o vendita. Ed ecco perché l’attenzione della polizia doganale finisce per concentrarsi soprattutto sui pacchi più grandi, quelli per i quali è più difficile ipotizzare l’uso personale. I verbali dei sequestri finiscono poi in Procura, dove il magistrato di turno apre un fascicolo di indagine o qualche volta archivia. Perché è vero che gli articoli di un decreto legislativo del 2006 puniscono chiunque importi medicinali senza autorizzazione dell’Aifa(l’Agenzia italiana del farmaco) con l’arresto da sei mesi ad un anno e ammenda fino a 100.000 euro. Ma a rischiare di più, grazie a una giurisprudenza benevola nei confronti del semplice consumatore, sono gliimportatori “professionali” di questi farmaci, pronti magari a distribuire le pastiglie contro l’obesità a palestre senza scrupoli o a far finire i viagra orientali sul mercato nero delle pilloline. Tanto, difficilmente qualcuno si lamenterà per gli effetti insoddisfacenti.
Che il Tadalafil, farmaco, usato quando presente una disfunzione erettile, più conosciuto come Cialis, il suo nome commerciale, fosse utile anche nel prevenire l’aumento del volumedella ghiandola prostatica, negli uomini in là con l’età, era un dato già noto ma quella che non si conosceva ancora, in modo preciso, era la reale percentuale di pazienti che, in terapia con questo farmaco, avevano poi un miglioramento significativo di queste due problematiche cliniche quando compresenti.
Si sa che circa il 70% degli uomini con ipertrofia prostatica benigna presenta anche un problema ad avere un’adeguata rigidità, ora uno studio multicentrico, che ha coinvolto quattro importanti istituzioni statunitensi e coordinato da Claus Roehrborn,
ricercatore delDipartimento di Urologia dell’Università del Texas a Dallas, ha cercato di chiarire quanti sono i pazienti, con sintomi clinici da ipertrofia prostatica benigna e con un contemporaneo deficit dell’erezione, che hanno tratto un beneficio reale ed importante quando viene loro somministrato del Tadalafil.
I quattro studi randomizzati, placebo controllati hanno coinvolto 927 uomini di età superiore ai 45 anni, con sintomi da ipertrofia prostatica benigna e disturbi dell’erezione, a cui veniva somministrato a random una compressa di Tadalafil da 5mg oppure di placebo al giorno per dodici settimane.
Fatte tutte le debite valutazioni statistiche, confronti e aggiustate tutte le variabili possibilisi è osservato che nel gruppo di uomini, che assumeva il Tadalafil, il 40,5% mostrava deimiglioramenti significativi, sia sulla disfunzione erettile che sui sintomi a carico del tratto urinario inferiore legati all’iperplasia prostatica benigna, mentre nel gruppo di uomini, che prendevano il placebo, solo il 18,3% segnalava un miglioramento dei due problemi clinici lamentati.
Informazione clinica questa di base molto utile che ci dovrebbe ora permettere eventualmente anche di continuare, con ulteriori valutazioni più approfondite e mirate, a studiare altri e diversi gruppi di pazienti ad esempio quelli che hanno avuto indicazioni terapeutiche più complesse e combinate: uomini già trattati con altri farmaci, oppure già sottoposti a trattamento chirurgico ed altro ancora.
Cause organiche e psicologiche dell'impotenza sessuale maschile creano un grave circuito di automantenimento su cui intervenire in modo multidisciplinare.
Obiettivo fondamentale di una psicoterapia efficace per l’impotenza sessuale maschile è stabilire un livello di intimità che metta entrambi a proprio agio, stimolando il desiderio sessuale e alleviando il disagio e la vergogna associati al disturbo.
Impotenza sessuale maschile: caratteristiche e dati del disturbo
Il disturbo maschile dell’erezione, definito comunemente impotenza sessuale, presenta una serie di caratteristiche distintive, necessarie per procedere alla diagnosi, secondo quanto riportato nel DSM-V (American Psychiatric Association, 2013):
- Persistente o ricorrente incapacità di raggiungere o mantenere un’adeguata erezione, fino al completamento dell’attività sessuale, ovvero marcata riduzione della rigidità dell’erezione, nella misura minima del 75% delle occasioni di attività sessuale, e per un periodo di almeno sei mesi
- L’anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali
- La disfunzione non è meglio attribuibile ad altro disturbo psichiatrico (diverso da una disfunzione sessuale) e non è dovuta esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una sostanza o di una condizione medica generale.
I dati sul fenomeno dell’impotenza sessuale maschile mostrano tutta la sua rilevanza per il benessere personale e di coppia: uno degli studi italiani più autorevoli, risalente al 2000, mostra come circa il 13% della popolazione maschile italiana (circa tre milioni, inclusi single e vedovi) presenti impotenza sessuale, considerando i pazienti che soffrono sia di episodi ricorrenti, sia occasionali. Di questi, il 70% ha più di sessant’anni (Parazzini e coll., 2000).
Le cause dell’impotenza sessuale maschile
Le cause riconosciute dell’impotenza sessuale maschile sono di natura sia organica che psicologica, con la componente psicologica che amplifica e aggrava i problemi di natura fisica.
Cause organiche dell’impotenza
Riguardo alle cause organiche si riconosce un’impotenza sessuale maschile di natura arteriosa che determina un deficit di riempimento e una di natura venosa, che si manifesta con un deficit di mantenimento. Nel primo caso la rigidità del pene non è sufficiente per consentire la penetrazione (la pressione del sangue nelle arterie cavernose è troppo bassa per riuscire a distendere completamente i corpi cavernosi), mentre nel secondo l’erezione completa, se raggiunta, scompare molto rapidamente. All’interno dei trattamenti oggi disponibili si ricordano le protesi peniene (strutture meccaniche o idrauliche, che realizzano uno stato di erezione a richiesta, attraverso un dispositivo manuale), la chirurgia vascolare e l’utilizzo di sostanze vasoattive, la più nota delle quali è la papaverina (Dèttore, 2001).
Cause comportamentali dell’impotenza
L’ impotenza sessuale maschile può anche essere causata da cattive abitudini di vita, come la mancanza di esercizio fisico, il riposo insufficiente, il fumo (con riduzione della velocità del flusso ematico nelle arterie che irrorano i corpi cavernosi del pene e un deterioramento delle vie respiratorie), e l’abuso di alcol e droghe (Metz e McCarthy, 2004).
Circolo vizioso di depressione e impotenza sessuale
E’ importante sottolineare che ogni uomo affetto da una malattia cronica debilitante vive spesso un grave stato depressivo che può a sua volta essere causa di scarse prestazioni sessuali: si viene così a creare un circolo vizioso autoalimentato che esaspera lo stato depressivo e l’insoddisfazione per la vita sessuale (Dèttore, 2001).
Fattori psicogeni dell’impotenza
I fattori psicogeni che condizionano in maniera rilevante l’attività sessuale sono ansia e stress cronico (Dèttore, 2001). Essi possono essere di per sé responsabili del deficit erettile (senza cause organiche evidenziabili con gli attuali strumenti di diagnosi) o possono svilupparsi conseguentemente a un deficit erettile organico, amplificandolo e mantenendolo.
Impotenza e ansia da prestazione sessuale
L’ansia da prestazione sessuale (timore dell’insuccesso) impedisce di vivere la propria sessualità come momento di piacere, di modo che essa diviene fonte di angosce legate a fallimento e derisione, con crollo dell’eccitazione e accentuazione della vasocostrizione, mentre l’erezione necessita di una piena vasodilatazione arteriosa dei vasi del pene. Alla paura si associa aggressività e senso di colpa e di inadeguatezza nei confronti del/la partner, con conseguente paura di abbandono ed evitamento dell’attività sessuale, vissuta esclusivamente come fonte di sofferenza e squalifica.
Impotenza e stress cronico
Lo stress cronico (per esempio preoccupazioni economiche o problemi di salute) provoca, da parte sua, un abbassamento dei livelli di testosterone (l’ormone maschile) che deprime l’attività sessuale e il piacere che ne deriva. Fattori stressanti che interessano la relazione di coppia, oltre che il singolo, influenzano negativamente la capacità di iniziare e/o mantenere un’erezione adeguata: i conflitti, la distanza emotiva o l’insoddisfazione verso la relazione sono infatti in grado di compromettere quella complicità su cui si basa la sicurezza di poter avere un’erezione (Metz e McCarthy, 2004).
Psicoterapia per l’impotenza sessuale maschile
Ecco perché obiettivo fondamentale di una psicoterapia efficace per l’impotenza sessuale maschileè di stabilire un livello di intimità che metta entrambi a proprio agio, stimolando il desiderio sessuale e alleviando il disagio e la vergogna associati al disturbo erettile, che riguardano sì il partner affetto, ma coinvolgono altresì il benessere di coppia complessivo.
Cause organiche e psicologiche (sia individuali che attinenti alla sfera della vita di coppia) si integrano e influenzano in un grave circuito di automantenimento che deve essere tempestivamente interrotto: ecco perché il moderno approccio per l’impotenza sessuale maschile non può che essere multidisciplinare e integrato, in cui sempre più medici specialisti, in prima linea uro-andrologi o endocrinologi, integrano la loro formazione professionale con una solida preparazione sessuologica e psicoterapeutica (Dèttore, 2001).
Terapia cognitivo-comportamentale per l’impotenza sessuale maschile
La terapia a orientamento cognitivo-comportamentale per l’impotenza sessuale maschile prevede, accanto a momenti di psicoeducazione (migliore conoscenza delle cause del problema e, più in generale, dei meccanismi sottostanti al processo di erezione), tecniche comportamentali (come la Focalizzazione Sensoriale II ideata da Masters e Johnson che prevede il coinvolgimento della partner, puntando quindi sul rapporto di coppia) e cognitive (esame delle credenze relative al sesso e all’erezione).
LA PROCEDURA DI FOCALIZZAZIONE SENSORIALE PER LA DISFUNZIONE ERETTILE
La procedura di Focalizzazione Sensoriale prevede, in generale, che i partner interagiscano accarezzandosi a turno il corpo nudo, in un ambiente rilassato, includendo gradualmente l’area genitale. Fulcro del metodo è, per espresso ordine del terapeuta, il divieto assoluto della penetrazione, con la possibilità di raggiungere l’orgasmo con qualsiasi tecnica a scelta, ma senza impiegare in alcun modo la penetrazione. In tal modo, la sfera sessuale, divenuta connotata negativamente in seguito alla disfunzione sessuale, viene affrontata gradatamente; la manifestazione di affetto attraverso il contatto fisico viene agevolata, senza essere evitata, situazione frequente, dal momento che essa viene considerata tra i preliminari di un rapporto sessuale.
Per favorire la stimolazione tattile e migliorare la comunicazione sessuale si possono utilizzare lubrificanti, oli profumati, anche vibratori.
Durante la Focalizzazione Sensoriale II la partner stimola manualmente il pene dell’uomo fino a un’erezione, più o meno completa, e poi smette finché essa non diminuisce, per poi riprenderla attraverso una nuova stimolazione. Lo scopo è dimostrare all’uomo che l’erezione può calare, ma poi essere recuperata e che, soprattutto, non è indispensabile che un uomo normale debba costantemente mantenere l’erezione, tipica idea disfunzionale alla base dell’ansia da prestazione, bersaglio altresì delle tecniche cognitive (Master e Johnson, 1970, citato in Dèttore, 2001).
A questo punto la Kaplan (1970) suggerisce la pratica del coito inesigente in cui la donna inserisce il pene eretto del partner in vagina, stando in genere sopra di lui e compiendo dei movimenti lenti e poco ampi, come ulteriore passo verso il rapporto sessuale vero e proprio (citato in Dèttore, 2001). A tale pratica può favorevolmente essere abbinato un training sulle fantasie sessuali, così da incrementare ulteriormente la propria eccitazione e impedire, contemporaneamente, l’insorgere di eventuali pensieri ansiogeni (Dèttore, 2001).
Tecniche cognitive per l’impotenza sessuale
Le tecniche cognitive per l’impotenza sessuale maschile si focalizzano sulla ristrutturazione cognitiva di atteggiamenti, modi di pensare e convinzioni disfunzionali irrealistici riguardanti il sesso (con l’analisi dei pensieri automatici negativi al fine di sostituirli con pensieri più adeguati e meno ansiogeni). Tipici pensieri irrazionali e ansiogeni sono del tipo ‘L’erezione, una volta persa, non può essere nuovamente raggiunta‘, oppure ‘L’uomo deve sempre prendere l’iniziativa e gestire il rapporto sessuale’ o ancora ‘La vita dell’anziano è asessuata‘.
Italiano a Caselle nota i controlli e abbandona i medicinali pensando di recuperarli poi nell’Ufficio «Lost and Found» dell’aeroporto, ma trova i finanzieri ad aspettarlo
Il Viagra clandestino arrivava da Cuba. I finanzieri in servizio all’aeroporto di Caselle hanno bloccato un uomo di 40 anni, italiano, in arrivo allo scalo torinese con un volo da Cuba (via Parigi). L’uomo ha forse notato che i controlli sono stati intensificati e ha evitato di recuperare il bagaglio dal nastro trasportatore. Ha preferito andare più tardi nell’ufficio «Lost and found», dove però lo attendevano i militari e gli investigatori dell’Agenzia delle Dogane.
Nella valigia erano nascoste 197 pastiglie di Viagra e Cialis, che possono essere importate e vendute soltanto con autorizzazione e ricetta medica. L’uomo è stato denunciato per l’importazione clandestina di medicinali: rischia da sei mesi a un anno di carcere e una multa da 10 mila a centomila euro.
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