Disfunzione erettile: protesi che imitano la natura o Viagra, Cialis, Levitra

Le disfunzioni sessuali dell’uomo, note come deficit erettile si possono affrontare e anche curare con soluzioni chirurgiche e farmacologiche.

Dopo i 50 anni cominciano a manifestarsi una serie di problemi, metabolici, ormonali, vascolari che rendono meno brillante o addirittura inesistente l’erezione impedendo i rapporti sessuali e creando uno stato di bassa autostima, insicurezza e depressione.

Oggi è possibile consentire di recuperare una normale attività sessuale, penetrativa a quasi tutti i maschi che lo desiderino.

Si tratta di farsi valutare da uno specialista, effettuare poche analisi ematiche ormonali, valutare lo stato circolatorio dei corpi cavernosi del pene.

Sulla base di questi dati lo specialista potrebbe corslglìare l’assunzione dei . nuovi farmaci Viagra, Cialis, Levitra con ottima soddisfazione da parte del maschio.

Un certo numero di pazienti però non risponde a tali farmaci ed allora vanno considerate altre opportunità quali l’uso di iniezioni intracavernose di PGEl oppure la soluzione più antica e sicuramente migliore; la protesi peniena intracavernosa, la cui presenza non può essere vista dall’esterno (potrebbe essere paragonata alle protesi mammarie), consente una vita attiva assolutamente normale, lavori e sport di tutti i generi.

Esistono le protesi idrauliche, che rappresentano il non plus ultra delle protesi peniene, in condizioni di riposo sono assolutamente flaccide, non visibili e che vengono attivate manualmente in occasione dei rapporti sessuali.

È molto difficile scoprire che un maschio ha una protesi peniena idraulica. Il paziente potrebbe avere tale soluzione, definitiva, del suo problema con un ricovero di una notte, un intervento chirurgico in anestesia parziale, e veloce ritorno a domicilio ed alla attività fisica e lavorativa precedente.

cialis | Lunedì 27 Ottobre 2014 - 1:50 pm | | Predefinito

Farmaci essenziali: “Spariscono e ricompaiono con costi lievitati”

Scompaiono dal mercato, per poi riapparire con prezzi lievitati. Sono i farmaci essenziali, che, secondo l'associazione Altroconsumo, sparirebbero dalle farmacie per periodi più o meno lunghi -creando in questo modo grossissimi problemi a quanti necessitino la loro assunzione- per poi ricomparire con costi aumentati fino a 16 volte. E' il caso, per esempio, del noto Alkeran, il cui prezzo è passato da 5,23 euro a 85,33 euro.

Una vergogna, considerato che sovente i malati non hanno alternative e si trovano dunque costretti a fronteggiare spese importanti. “Da febbraio 2014 ad agosto 2014 sono arrivate attraverso il nostro sito 170 segnalazioni da consumatori e farmacisti", spiegano dall'associazione. "Segnalate sia carenze di prodotti su cui c’era già stata comunicazione ufficiale, noti all’Agenzia italiana del farmaco e reperibili sul sito Aifa, sia carenze non note, né ufficiali, non comprese nell’elenco di Aifa, ma reali, tangibili, segnalate dai consumatori e inoltrate da Altroconsumo all’Aifa”.

 

cialis | Giovedì 02 Ottobre 2014 - 12:06 am | | Predefinito